Ottobre è stato un mese di rimbalzo per quasi tutti i mercati, dopo un agosto e un settembre parecchio difficili. Lo scenario inflattivo continua a persistere e, anzi, in Europa si è aggravato ulteriormente, però si vede qualche spiraglio di luce in lontananza, con il vistoso calo delle quotazioni del gas naturale scese a un certo punto addirittura sotto i 100 euro al megawattora.
Il mercato europeo, beneficiando dei ribassi del gas, è stato quello più in salute. Mentre l’America, pur recuperando un po’ di terreno, ha patito gli orizzonti di nuove, forti, strette monetarie e la delusione sugli utili nelle trimestrali di diverse aziende importanti.
A Tokyo, l’indice Nikkei si è posto a metà strada tra Europa e Stati Uniti e continua a essere una sorta di mosca bianca non toccata dall’inflazione, unico insieme alla Cina tra i grandi Paesi industrializzati a mantenere una politica monetaria largamente accomodante.
Ultima, ma non per importanza, la Cina, di gran lunga il mercato azionario peggiore tra quelli principali: la perdita mensile è stata a doppia cifra in seguito ai nuovi focolai di Covid e alla riconferma di vertici del partito Comunista cinese che in questi anni hanno iniziato a intervenire pesantemente nell’economia. Un’economia che, tra l’altro, continua a crescere, ma a livelli nettamente inferiori a quelli a cui il Dragone ci aveva abituati.
Con il mese di novembre si “festeggia” l’anno dai massimi sui principali mercati. Le principali banche centrali continuano a mantenere una linea forte di politica monetaria mantenendo la rotta dell’aumento dei tassi contro l’inflazione. Manovre che sembrano pian piano iniziare a far vedere una luce in fondo al tunnel.
Occhi puntati sia su azionario ma soprattutto sul comparto obbligazionario. Lentamente ci stiamo allontanando da rendimenti bassi o negativi sui bond che tornano appetibili per ogni investitore con rendimenti che vanno dal 4 al 9% a seconda dell’asset class.
L’azionario pure da spunti ed opportunità di lungo termine con valutazioni che tutti si auguravano ad inizio novembre 2021 e che spero in tanti oggi le facciano loro.
L’investitore deve prendere coraggio, guidato anche da un professionista, e strattonare con forza le redini del proprio piano finanziario perché sono momenti rari come quest’anno che permettono di avere performance strepitose nel tempo.
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