Prosegue la positività di ottobre anche per questo mese sulle Borse mondiali. A sostenere il rialzo sono stati i primi dati positivi sull’inflazione che sembra aver lasciato alle spalle il picco in America e rallenta in Europa.
Tutto fa sperare ai mercati in una Fed meno aggressiva con i rialzi dei tassi di interesse.
Resta ancora, però, incertezza sul conflitto in Ucraina che non sembra essere vicino a una risoluzione e i prezzi dell’energia, nonostante la vistosa discesa osservata a ottobre, hanno ripreso a salire. Continua la discesa dei prezzi del petrolio, di fronte ai timori per un rallentamento economico a livello globale e alla prosecuzione della politica zero Covid in Cina, malgrado l’insofferenza ormai conclamata della popolazione.
Sui mercati è andata bene pressoché ovunque, a partire dall’Europa e dagli Stati Uniti. Più di tutti, però, si è evidenziata la grande rimonta dell’azionario cinese, che aveva vissuto momenti particolarmente grigi nel corso dell’anno.
Sono stati 12 i mesi di ribasso, storicamente tra i più lunghi di sempre. Indubbiamente la prima e vera prova di tempra per gli investitori degli ultimi 10 anni. Mercati così portano una “naturale” selezione tra investitori occasionali e consapevoli. Anni di rialzi hanno portato snaturamenti e overconfidence sia tra che investe e chi fa investire, eccessi che nel 2022 si pagano cari.
Per chi invece è arrivato all’ultimo mese dell’anno ancora convinto e sicuro del proprio piano finanziario si aprono portoni di opportunità.
In questo grafico la differenza tra lo yield del 2021 ed oggi nelle principali asset class. Queste sono le occasioni che capitano poche volte in un percorso di investimento, i momenti in cui realmente si deve fare gestione attiva sui propri comportamenti e piani. Ricordo ancora nel 2021 tutti parlavano di mercati troppo alti, tanti leoni affermare “aspetto un ribasso per entrare” ma quanti realmente lo hanno fatto?
Prova a chiederlo a chi ti è vicino o sai investe e la risposta sarà POCHI o NESSUNO.
In questi momenti devi essere bravo nel guardare i tuoi denari con distacco, consapevole che non sai e nessuno sa se realmente siamo sui minimi, sforzandoti a ragionare in maniera cruda sui dati.
Oggi investire nell’obbligazionario porta rendimenti doppi o tripli rispetto a 12 mesi fa, mediare sull’azionario rappresenta per dividendi e prezzi un occasione unica per migliorare il rendimento medio del tuo portafoglio.
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