“Anno bisesto anno funesto” inizio con il più classico proverbio che almeno una volta tutti noi avremo pensato o detto in questo 2020 unico per tanti punti di vista, ed anche per tutti gli investitori.
Nella lettera del 2019 abbiamo commentato come, dopo un 2018 sui generis, si sia vissuto un anno scoppiettante positivamente, in questa proverò a raccontare l’anno in cui si è passato sui mercati dall’estreme paura all’avidità in pochi mesi.
Ad inizio anno gli eventi da tabellino erano i dazi commerciali Usa- Cina, presidenziali americane e Brexit fino alle prime notizie di un nuovo virus in Oriente.
Era inizio Febbraio, e mentre tutto il mondo occidentale inizialmente pensava di essere al sicuro da Covid-19 nel giro di un mese prendeva sempre più forza la temuta parola: PANDEMIA.
Fu uno tsunami sui mercati con il più veloce crollo sui listini finanziari.
Il grafico rappresenta lo S & P 500, il Russell 2000 e il crollo del Nasdaq a marzo. Tutto è caduto. Tutti e tre gli indici hanno raggiunto il picco intorno al 19 febbraio. Entro il 23 marzo ciascuno di loro ha toccato il fondo. È stato uno degli arresti più rapidi nella storia del mercato finanziario globale.
Ecco come appariva lo S & P 500 su base giornaliera dal picco di febbraio.
Il vantaggio del senno di poi rende il grafico più facile da digerire. È importante però ricordare che in quel momento nulla era certo. Nessuno prospettava risalite, e molti non vedevano una luce in fondo al tunnel pandemico.
Se ti avessi detto il 23 marzo che il mercato azionario americano sarebbe stato ai massimi storici entro la fine dell’anno, e che gli altri globali sarebbero rimbalzati ci avresti creduto?
No, e neppure io fossi stato al tuo posto.
Il grafico mostra come si è svolto il recupero per il Nasdaq (l’azzurro in alto), lo S & P 500 (la linea blu più scura al centro) e il Russell 2000 (la linea viola in basso. Massimi storici per tutti e tre.
Ed in Europa?
Picchi di ribasso oltre il -35% quasi per tutti gli indici che ad oggi hanno dimezzato se non recuperato l’intera discesa.
ATTENZIONE! Nessuno sapeva prima, e nessuno può dire poi lo sapevo.
Nel giro di due mesi il Mondo si è fermato. Voli e viaggi bloccati e persone alle prese con i lockdown.
Tutte le industrie collegate hanno sofferto il peggio: compagnie aeree e navali, alberghi, bar e ristoranti.
La disoccupazione è schizzata alle stelle ovunque, come negli Stati Uniti dove si è registrato il dato storico sul tasso di disoccupazione.
Peggio del 2008, e con una salita veloce e verticale ma non è l’unico dato eccezionale.
I futures sul petrolio hanno toccato prezzi negativi.
Dati pazzeschi, paura e disorientamento sono ciò con cui gli investitori hanno dovuto fare i conti e che solo ora ci sembrano lontani ed indolori.
Ma da ogni situazione, anche la più complessa, si possono trarre lezioni.
Ogni tanto, il mercato fa qualcosa di così stupido che ti toglie il fiato.
(Jim Cramer)
Alla fine, come si comportano i tuoi investimenti è molto meno importante di come ti comporti tu
(Benjamin Graham)
Le previsioni possono dirti molto sul passato; non ti dicono niente del futuro.
(Warren Buffett)
Il successo consiste nel fare una previsione esatta nel 60% dei casi. Il che significa che nel restante 40% anche un trader molto bravo va a perdere i soldi.
(Jesse Livermore)
Le opportunità arrivano raramente. Quando piove oro, mettete fuori il secchio, non il cucchiaio.
(Warren Buffett)
In conclusione è stato un anno da Master in Finanza per ogni investitori per le numerose prove e conferme dei vari “mantra” finanziari su cui scrivo da anni e che metto in atto nel mio lavoro e tutti racchiusi in questo manifesto che mi auguro sia un nuovo punto di partenza per tanti nuovi Investitori.
E’ stato però, purtroppo, anche un anno di sofferenze e sacrifici per tanti e che tutti noi ci porteremo nel futuro come un pesante bagaglio.
A tutti faccio un augurio per un 2021 eccezionale con la speranza che sia un anno per una nuova e migliore “normalità”.
Matteo Giovagnoni
Financial Advisor
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