Una operazione di investimento implica che l’investitore si separi dalle proprie disponibilità economiche (risparmiate) per un certo periodo, al termine del quale vorrà rientrarne in possesso insieme con i frutti maturati.
Il lasso di tempo che separa i due momenti (l’investimento iniziale dall’incasso del capitale maturato) è detto orizzonte temporale. Durante questo periodo l’investitore potrà incassare dei proventi periodici dal proprio capitale (sotto forma di cedole o dividendi), o rinviare il tutto alla data di scadenza.
Per poter essere inserito correttamente in un portafoglio, uno strumento di investimento deve essere compatibile con l’orizzonte temporale del piano finanziario.
Se, ad esempio, una persona con un orizzonte temporale breve impiegasse i suoi soldi in un fondo di investimento adatto per durate lunghe, potrebbe incorrere in una perdita del capitale qualora dovesse monetizzare prima del termine.
Al contrario un risparmiatore con un orizzonte temporale lungo che utilizzi investimenti adatti ad un pubblico che ha davanti a sé molti anni, finirà con l’ottenere rendimenti non performanti dai propri soldi.
Se si tratta di un’obbligazione, per esempio, l’orizzonte temporale coincide con la durata del titolo. In questo modo l’investitore potrà fare coincidere la durata del bond con il tempo per il quale desidera investire i suoi soldi.
Concettualmente l’investitore è consapevole che dovrà detenere l’investimento fino alla scadenza assumendosi la responsabilità delle scelte intermedie. Lo stesso meccanismo resta valido per ogni piano finanziario. Fissare un data target da subito diventa fondamentale per un ottimo proseguo attraverso anche la scelta di strumenti temporalmente coerenti.
La determinazione dell’orizzonte temporale di un fondo di investimento, etf o altro strumento si basa sul concetto di “decadenza della volatilità“. La statistica insegna che con il passare del tempo la volatilità di un prodotto finanziario si riduce fino quasi ad annullarsi.
Ecco allora che un prodotto azionario avrà un orizzonte più lungo di un obbligazionario che a sua volta avrà un termine più esteso di un monetario.
Ogni persona ha uno o più orizzonti di investimento, che dipendono dal “quando” vorrà rientrare in possesso della somma impiegata.
E’ errore diffuso credere che l’orizzonte temporale sia uno solo per ogni persona. In realtà lo stesso investitore potrà essere un investitore di breve periodo (se i soldi gli serviranno tra un paio di mesi per comprare un’auto nuova), di medio termine (per i soldi necessari per l’università del figlio dodicenne) e di lungo periodo (per la propria pensione).
E’ importante che ad ognuna delle esigenze finanziarie di una famiglia corrisponda un portafoglio di investimenti con un orizzonte temporale coerente.
La guida che segue ti aiuterà ad individuare correttamente i tuoi obiettivi di investimento e a definire per ognuno di essi i prodotti finanziari più adatti allo scopo.
Ogni risparmiatore farà bene a detenere sul conto corrente una somma pari a 3/5 volte lo stipendio netto. Questa somma non è un investimento nel senso stretto del termine ma corrisponde piuttosto ad una quota di denaro pronta per essere spesa per ogni evenienza.
Allo stesso modo il denaro che sai di spendere entro il prossimo anno andrà lasciato su un conto corrente o un conto deposito che ti permetta di recuperare almeno l’imposta di bollo.
La cosa importante, in questo caso, è che la cifra non oscilli di valore ma possa invece essere ritirata in qualunque momento. Il prezzo da pagare consiste nella nulla o scarsa redditività dei denaro.
Se i soldi ti serviranno nei prossimi anni, puoi fare tre scelte diverse:
1 – investire in obbligazioni governative con scadenza coincidente con la data di spesa
2 – investire in fondi ed etf obbligazionari
3 – investire in fondi bilanciati prudenti.
Le tre opzioni sono ordinate in modo crescente per il rischio. Sta a te fare le valutazioni del caso e scegliere il prodotto migliore.
Se i soldi non ti serviranno almeno per i prossimi 10 anni, ecco le tre opzioni migliori, sempre graduate per profilo di rischio:
1 – obbligazioni paesi emergenti, HY e corporate di durata coerente
2 – fondi bilanciati aggressivi
3 – fondi ed etf azionari.
Hai domande o dubbi sull’orizzonte temporale? Scrivimi e ti darò tutte le risposte.
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