I Minibot sono comparsi nel primo contratto di governo stipulato tra Movimento 5 Stelle e Lega. Ma erano già presenti nel programma che la Lega ha presentato per le elezioni politiche del 2018. A idearli è stato Claudio Borghi Aquilini, economista eletto alla Camera dei Deputati con la Lega proprio nelle ultime elezioni politiche.
I Minibot, se realizzati, sarebbero titoli di stato al portatore di piccolo taglio, di valore compreso tra i 5 e i 100 euro. Emessi senza interessi dal Ministero del Tesoro avrebbero anche dei limiti di utilizzo solo per pagamenti al di sotto dei 25.000 euro.
I Minibot verrebbero utilizzati per pagare i debiti della Pubblica amministrazione, circa circa 60 miliardi di euro. Nessun creditore dello Stato sarebbe obbligato ad accettare i Minibot. Chi li dovesse accettare potrebbe ricevere in questo modo fino a 25.000 euro. La parte restante del debito verrebbe invece pagata dallo Stato in euro. Chi ha ricevuto i Minibot potrebbe poi usarli per pagare le tasse e anche come strumento di pagamento verso altre imprese, banche e dipendenti. Anche in questo caso nessuno è obbligato ad accettarli. I Minibot verrebbero anche utilizzati per pagare i crediti di imposta.
Ci sono come al solito aspetti teoricamente positivi e negativi che potrebbero verificarsi al concretizzarsi della situazione.
Stiamo parlando, ancora, di “fantafinanza” ma nei prossimi giorni sarà fondamentale capire se il governo farà sua la mozione della Camera perchè da lì inizierà a farsi sul serio.
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