Più di 20 anni fa, Bill Gates disse:
“Le persone hanno bisogno di servizi bancari, non delle banche”.
“People need banking. Not banks.”
Oggi, sembra sia arrivato il momento.
Il proprietario di Facebook ufficializza la “cryptovaluta” Libra, ideata inizialmente per sostituirsi al servizio bancario più banale ma alla base del commercio, ovvero il “servizio di pagamento tra due controparti”.
A differenza del ben più noto Bitcoin, questo nuovo progetto vede in campo Facebook con altre 28 aziende, tra cui Visa, Mastercard, Vodafone, Spotify, Uber, PayPal giusto per citarne delle più rinomate e che sono sicuro tutti voi conoscete.
Libra di Facebook si presenta come una «una stablecoin, rappresentativa di un paniere di asset a bassa volatilità, come depositi bancari e titoli di Stato a breve termine denominati in valute di Banche centrali stabili e ad alta reputazione».
In estrema sintesi, sarà un derivato del sottostante portafoglio di asset che se correttamente dimensionato può fornire stabilità alla moneta.
L’obiettivo iniziale sarà quello di offrire agli utenti sprovvisti di un conto bancario l’accesso ai servizi finanziari. Una platea che lo stesso fondatore di Facebook conosce bene: “Al momento ci sono circa un miliardo di persone che non hanno un conto in banca ma hanno un telefono cellulare”.
A completare la possibile clientela i due miliardi di utenti iscritti al social network.
Insomma il progetto è interessante ed appena partito, sicuro al momento è un modo nemmeno tanto velato per Mark Zuckemberg di rilanciare Facebook e di evitare che lo massacrino sulla questione della privacy più volte violata.
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